Come utilizzare lo spazio per conservare la Storia.


Lo spazio può aiutare a mappare e preservare le aree di interesse storico-archeologico.
Redazione.
Circa il 5% degli 896 siti del patrimonio mondiale importanti per il patrimonio culturale sono in pericolo, molti dei quali sono difficili da raggiungere di persona a causa di restrizioni di viaggio, disastri naturali o conflitti.
I dati satellitari combinati con l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico possono aiutare a monitorare e preservare questi siti fornendo un flusso costante di dati preziosi.
I gestori del patrimonio culturale che potrebbero fare affidamento su altre fonti di informazione sono invitati a partecipare al seminario.
Ernesto Ramirez Ottone, vicedirettore generale per la cultura dell’UNESCO, introdurrà la sessione, che inizierà mercoledì 24 febbraio alle ore 09:00. Sarà moderato da Marco Ferrazzani, Head of Legal Services presso ESA.
Tra i relatori: Bjørgo Einar, direttore dell’analisi satellitare e della ricerca applicata nell’ambito del programma operativo di applicazioni satellitari dell’Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca; Grazia Fiore, project manager presso l’associazione Eurisy delle agenzie spaziali europee; Anne Grady, esperta di beni culturali presso la Commissione europea; Sarah Kenderdine, professoressa di museologia digitale all’Ecole Polytecnique de Lausanne; Gabriele Sorrento, amministratore delegato della società di software di realtà virtuale Mindesk; e Arianna Traviglia, coordinatrice dell’Istituto Italiano di Tecnologia Centro Tecnologico per i Beni Culturali.
Registrati ora per il workshop digitale “Space for Cultural Heritage” organizzato dall’ESA Downstream Gateway, che si svolgerà tra le 09:00 e le 16:00 CET del 24 febbraio.